Svezzamento e pasta
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Quando e come introdurre la pasta nell’alimentazione del tuo bambino? Scopri i consigli per uno svezzamento sereno, scegliendo il formato più adatto per lui.
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Introduzione
Immancabile sulle tavole degli italiani, la pasta è il piatto più famoso al mondo. Ma quando si può introdurre nella dieta di un bambino? Intorno al sesto mese, quando il suo apparato gastro-intestinale comincia a essere pronto per ricevere e metabolizzare i cibi semisolidi e solidi. La pasta, nel formato più adatto a seconda dell’età, è indispensabile per una alimentazione varia e completa. È ricca di carboidrati, gli zuccheri complessi da cui l’organismo attinge costantemente. La pasta contiene anche una discreta quantità di proteine, che però, a differenza di quelle che si trovano in carne, pesce, uova, latte e latticini, hanno un basso valore biologico. All’inizio dello svezzamento è bene offrire una pasta studiata per l’infanzia e realizzata esclusivamente con grano tenero, più morbida, facilmente masticabile e deglutibile e di dimensione adeguata, come le Pastine Biologiche Humana.
In brodo e asciutta
Per cominciare è meglio orientarsi sulla pasta di formato molto piccolo: Vaporino Biologico Humana, Puntine Biologiche Humana, Stelline Biologiche Humana, Giocherina Biologica Humana, Fili D’Angelo Biologici Humana. Può essere offerta asciutta con l’aggiunta di un omogeneizzato di carne, ad esempio di agnello, da condire anche in questo caso con un cucchiaino (5 g) di olio extravergine d’oliva. Oppure in brodo. Si prepara con un brodo vegetale o di carne (ma solo successivamente) e un cucchiaino di olio extravergine d’oliva. Gli alimenti vanno sempre introdotti uno per volta, devono essere ben cotti e in quantità non troppo elevata, seguendo sempre le indicazioni del pediatra, in modo da poter capire se il bambino li gradisce e verificare un’eventuale intolleranza. Non aggiungere mai il sale.
Ricetta brodo vegetale
In una pentola mettere un litro d’acqua a bollire con le verdure: una patata, una carota, una zucchina, qualche foglia di bietola. È possibile utilizzare l’acqua del rubinetto, se non è troppo dura, cioè ricca di calcare. In questo caso è meglio usare un’acqua minerale, più leggera e adatta al neonato. L’acqua va fatta bollire per circa 1 ora. Si tolgono le verdure e si filtra il brodo. Per preparare la pappa usare solo il brodo e non aggiungere sale. Con il passare delle settimane si possono utilizzare anche altre verdure.
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I primi dentini
Quando iniziano a spuntare i dentini ed è in grado di masticare, gli si può offrire la pasta di grano tenero di un formato via via più grande. Questo avviene in genere verso i 6-8 mesi, ma non c’è un momento uguale per tutti. I primi a spuntare sono gli incisivi centrali inferiori, gli ultimi sono i quattro molari, tra i 24 e i 30 mesi. Ma attenzione, i bambini riescono a masticare anche solo con le gengive.
La pastasciutta
Dopo i 10 mesi si possono introdurre le prime “pastasciuttine”, sempre di grano tenero condite con olio, con sugo di pomodoro o con legumi decorticati come lenticchie, ceci, fagioli, fave, piselli, che devono essere passati. Si consiglia invece di non frullare gli alimenti, per non far entrare troppa aria, che può favorire la comparsa di coliche gassose. L’abbinamento pasta e legumi permette di ottenere un alimento completo dal punto di vista nutrizionale, con le giuste quantità di fibre e proteine.
Latte
Durante lo svezzamento è fondamentale che il 50% dell'apporto nutrizionale totale continui a essere coperto dal latte materno o da latte artificiale di proseguimento, almeno fino al compimento dei 12 mesi del bambino.
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