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Stipsi in gravidanza

Tempo medio di lettura: 7 min

Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali possono influenzare la digestione, causando episodi di stipsi. Scopri come prevenirla e affrontarla con semplici accorgimenti alimentari e di stile di vita.

donna in gravidanza sdraiata con una mano davanti al viso

Stitichezza in gravidanza: che fare?

Come affrontare la stitichezza in gravidanza? Innanzitutto, scegliendo con attenzione i cibi e i condimenti da mettere in tavola, perché anche se gli ormoni giocano un ruolo chiave nell'influenzare il transito intestinale, la dieta resta la prima alleata contro la stitichezza ostinata in gravidanza.

Per favorire il transito intestinale è necessario assicurarsi un adeguato introito di:

  • frutta, come pere, mele, prugne ecc.

  • verdure a foglia verde, carote, zucchine ecc.

  • liquidi, preferibilmente acqua, ma anche zuppe, frullati ecc.

Il secondo alleato contro la stitichezza in gravidanza e in tutti gli altri momenti della vita è il movimento, che ha il duplice effetto favorevole di promuovere la peristalsi e il transito intestinale e allentare tensione e stress, che costituiscono una frequente concausa della stipsi. Attività consigliate durante la dolce attesa sono per esempio la camminata e il nuoto.

Un altro intervento potenzialmente utile contro la stitichezza è rappresentato da preparati probiotici a base di lattobacilli e bifidobatteri. Questi prodotti non hanno effetti lassativi diretti, ma ottimizzando la composizione e l'attività della microflora intestinale contribuiscono a migliorare la consistenza delle feci e il transito intestinale. Per venire incontro alle esigenze delle mamme che soffrono di questo problema Humana ha sviluppato il probiotico Benelife flora.

In genere, è sufficiente assumerne una bustina un paio di volte al giorno, dopo averla sciolta in mezzo bicchiere d'acqua naturale o in qualunque altro liquido freddo o tiepido (al di sotto dei 37°C e non gassato) oppure in alimenti semiliquidi come lo yogurt, a stomaco pieno o prima dei pasti.

Un altro intervento utile per migliorare la funzionalità intestinale in gravidanza consiste nell'assumere regolarmente preparati simbiotici a base di microrganismi probiotici specifici (in particolare, Lactobacillus rhamnosus e Saccaromyces Boulardii) e di sostanze prebiotiche (come, per esempio, i galatto-oligosaccaridi), come Lactogèrmine Plus Humana, in grado di supportare l'equilibrio della flora intestinale endogena. Anche in questo caso, sono sufficienti 1-2 assunzioni al giorno, salvo diversa indicazione del medico.

Per un'azione più specifica sulla stipsi , ma sempre di tipo naturale, si può fare riferimento a un integratore alimentare a base di psyllium, vitamine e Lactobacillus acidophilus, come per esempio Sedastip Humana. Lo psyllium è una fibra notoriamente in grado di favorire la regolarità del transito intestinale e la produzione di feci di volume e consistenza "normali". La presenza di fibra di acacia esercita un'azione emolliente e lenitiva aggiuntiva sul sistema digerente e un effetto prebiotico, ovvero di equilibrio della flora intestinale.

La donna in gravidanza può assumerne tre o più bustine al giorno, in base alle necessità o secondo l'indicazione medica. Il contenuto della bustina va sciolto in un bicchiere di acqua o in un altro liquido non gassato a temperatura ambiente, mescolando bene e la soluzione ottenuta va bevuta subito.

Stitichezza in gravidanza: quando compare e perché?

All'origine del rallentamento del transito intestinale e dei conseguenti problemi ad andare in bagno tipici della gravidanza si ritiene ci sia soprattutto l'aumento dei livelli di progesterone innescato dal concepimento e persistente fino all'ultimo mese di gestazione.

Con il procedere della gravidanza, questa stitichezza di origine ormonale è via via peggiorata dal crescente ingombro dell'utero, che aumenta progressivamente di dimensioni andando a comprimere l'intestino e rallentando ulteriormente il transito delle feci.

Un ulteriore fattore che contribuisce a promuovere la stipsi è la riduzione del livello di attività fisica che si verifica soprattutto verso l'ottavo mese (ma generalmente anche prima), come conseguenza delle limitazioni nei movimenti imposte dal pancione, dei frequenti indolenzimenti alla schiena e della stanchezza che compare fin dalle prime settimane di gravidanza.

La stipsi che ne deriva, seppur limitata al periodo della gravidanza, può essere considerata cronica e può presentarsi in forma particolarmente ostinata e difficile da curare soprattutto nelle donne che già tendevano a soffrire di stitichezza prima della gravidanza (in particolare, nei 3-5 giorni precedenti l'inizio del flusso mestruale).

Dati raccolti nell'ambito di un'indagine condotta nel Regno Unito indicano che la stipsi gravidica interessa circa 3-4 donne su 10 nel secondo/terzo trimestre di gravidanza e circa una donna su 5 al nono mese.


Come combattere la stitichezza in gravidanza a tavola

I cibi più efficaci per prevenire la costipazione sono naturalmente quelli ricchi di fibre, come alcune varietà di frutta, tra cui pere, mele, prugne, albicocche, kiwi, ciliege, cachi (soltanto per fare alcuni esempi), che possono essere assunte anche sotto forma di frullati, smoothie o centrifughe, preferibilmente senza aggiunta di zucchero.

Tra le verdure, sono perfette tutte le insalate e le verdure a foglia verde o rossa (catalogna, radicchio, spinaci, erbe ed erbette ecc.), le carote, le zucchine, la zucca, i finocchi, le cipolle, i pomodori, i cavolfiori, le rape ecc., da scegliere in relazione ai propri gusti e a eventuali problemi soggettivi di intolleranza a livello digestivo o intestinale. L'ideale è condirle con pochissimo sale e un po' di olio extra-vergine di oliva che contribuisce ad ammorbidire le feci e a promuovere il transito intestinale. Da evitare invece i grassi saturi (come il burro) e i fritti, che appesantiscono la digestione ed esercitano un dimostrato "effetto tappo" a livello dell'intestino.

Oltre a essere ricca di fibre, la dieta anti stipsi deve prevedere liquidi in abbondanza, dove per liquidi si intendono sia quelli che si bevono sia quelli che si assumono "passivamente" con i cibi. Tra i primi, il riferimento principe è l'acqua naturale, che deve essere scelta tra quelle di buona qualità, microbiologicamente pure, a basso contenuto di sodio (che tende a promuovere la stitichezza e la ritenzione idrica) e con minimo residuo fisso, come per esempio Acqua Amorosa Humana.

Se, insieme alla stipsi, sono presenti anche sensazione di gonfiore e flatulenza, può essere consigliabile la Tisana Finocchio Humana  agli estratti di finocchio, pianta nota per la sua capacità di promuovere la digestione e ridurre la produzione di gas intestinale, nonché in grado di contribuire ad alleviare alcuni dei sintomi del colon irritabile. Anche per la preparazione di camomilla e tisane è consigliabile utilizzare acqua in bottiglia di buona qualità con poco sodio e basso residuo fisso, come l’Acqua Amorosa Humana.

Da non dimenticare, i brodi, le zuppe e le vellutate di verdura: da sole o con l'aggiunta di piccole quantità di cereali integrali, sono perfette per soddisfare contemporaneamente il fabbisogno di fibre e liquidi. Anche in questo caso, però, si deve aggiungere pochissimo sale ed evitare dadi o insaporitori di vario tipo: se le verdure usate sono fresche e di buona qualità, il risultato sarà comunque appagante anche per il palato.

Al contrario, dovrebbero essere consumati con moderazione il tè, il caffè e le altre bevande contenenti caffeina, soprattutto se zuccherate o addizionate con dolcificanti artificiali. Decisamente da evitare, poi, le bevande alcoliche di qualunque tipo (vino, birra, aperitivi, cocktail, superalcolici), che disidratano e determinano una molteplicità di effetti tossici sia per l'organismo della donna sia, soprattutto, per quello del feto che si sta sviluppando.

Stitichezza in gravidanza: altre strategie per affrontarla Per ottenere benefici a livello intestinale non è necessario improvvisarsi atleti, soprattutto se non si era molto orientate all'attività fisica prima del concepimento. È sufficiente passeggiare ogni giorno per almeno 30-45 minuti, abbastanza di buon passo. In alternativa, vanno benissimo il nuoto, la ginnastica dolce in acqua o a terra, la cyclette (sempre per circa 45 minuti, almeno 2 volte alla settimana).

Un altro aspetto da considerare per migliorare la funzionalità intestinale è l'atteggiamento che si adotta al momento di andare in bagno. Inutile stressarsi prevedendo già la necessità di sforzarsi con scarso esito: per riuscire ad andare di corpo più facilmente bisogna essere rilassate, prendersi il tempo necessario e non avere fretta di arrivare allo scopo tra un impegno e l'altro, né rimandare lo stimolo ad andare in bagno.

Se, nonostante una situazione psicologica e ambientale ideale, non si riesce a defecare in tempi ragionevoli, non si deve insistere. Sforzarsi non serve a nulla e, come accennato, rischia di favorire lo sviluppo o di peggiorare le emorroidi.